In montagna senza auto (Alta Via 1)

André Navillod a Les Droles lungo l'Altavia1 (Ayas) - Foto di Gian Mario Navillod.
André Navillod a Les Droles lungo l’Altavia1 (Ayas) – Foto di Gian Mario Navillod.

English

Martedì, il 2 ottobre 2012

Altavia n° 1 da Saint-Jacques a Valtounenche

Pascoli di Nannaz e il Polluce lungo l'Altavia1 (Ayas) - Foto di Gian Mario Navillod.
Pascoli di Nannaz e il Polluce lungo l’Altavia1 (Ayas) – Foto di Gian Mario Navillod.

Quest’escursione segue un tratto dell’ultra trail “Tor des Geants”: l’Altavia N° 1. Ma non bisogna essere degli atleti per ammirare i paesaggi che mutano nella salita. Noi l’abbiamo percorsa come visitatori, mettendoci nei panni dei curiosi della montagna e soprattutto senza usare l’auto.

La partenza questa gita, che durerà tutta la giornata, è fissata alla stazione degli autobus di Verres con il pullman delle 8:45 per Saint-Jaques. Con un biglietto di 5,60 € si arriva al capolinea: un biglietto in prima fila per lo spettacolo dei ghiacciai della Val d’Ayas.

Ghiacciaio di Verra dall'Alpe di Nana/Nannaz - Foto di Gian Mario Navillod.
Ghiacciaio di Verra dall’Alpe di Nana/Nannaz – Foto di Gian Mario Navillod.
Rifugio Grand Tournalin (Ayas) - Foto di Gian Mario Navillod.
Rifugio Grand Tournalin (Ayas) – Foto di Gian Mario Navillod.

Passando accanto la chiesetta del villaggio, seguiamo i segnavia triangolari 1 e cominciamo la salita. Il Polluce ed il Castore ci guardano impassibili dall’alto, mentre a Nannaz Inferiore ci godiamo il leggero foliage dei primi larici che contrasta con il bianco spendente delle nevi perenni.

La salita continua verso Nannaz Superiore, dove tra i vecchi ruderi e gli ultimi cavalli, le piante di mirtillo passano attraverso tutte le tonalità di rosso, marrone ed arancione. Davanti a noi, in alto il Bec-de-Nannaz.

La vegetazione si dirada e comincia la salita verso il rifugio Gran Tournalin. Facciamo una frugale pausa pranzo nel locale invernale del rifugio, oramai chiuso.

A queste quote, l’unico tipo di vegetazione presente è l’erba della quale si nutre la selvaggina di montagna. Infatti durante la salita verso il colle di Nannaz, su di un costone di roccia vediamo cinque stambecchi, sono troppo lontani per riuscire a fotografarli.

Les Grandes Murailles da Cheneil (Valtournenche) - Foto di Gian Mario Navillod.
Les Grandes Murailles da Cheneil (Valtournenche) – Foto di Gian Mario Navillod.
Villagio di Cheneil e il Grand Tournalin - Foto di Gian Mario Navillod.
Villagio di Cheneil e il Grand Tournalin – Foto di Gian Mario Navillod.

Dal Colle di Nannaz, comincia la discesa. Fiancheggiamo antiche morena di ghiacciai scomparsi, arrivando ad un altro colle: il Col des Fontaines, nel comune di Chamois. Da qui la vista è mozzafiato, un tripudio di colori: il blu del bacino artificiale di Cignana assieme al bianco delle bellissime montagne della Valtounenche, il rosso dei mirtilli che coprono la conca di Cheneil, immobile ai nostri piedi.

Scendiamo sui sentieri che le mucche hanno in parte rovinato ed arriviamo al villaggio. Questa piccola frazione del comune di Valtounenche è una delle poche dove non arriva la strada. I collegamenti con il mondo, si limitano ad una stradina interpoderale che termina prima del villaggio, ed al sentiero per Cretaz di Valtounenche.

Scendiamo da qui, mentre i boschi attorno a noi diventano più fitti ed in un’ora siamo nel centro del paese. Passiamo davanti alla casa natale di Luigi Carrel, e dalla piazza del palazzetto dello sport andiamo alla fermata dell’autobus davanti alla farmacia dove alla 17:10 arriverà il pullman che ci porterà fino a Châtillon per le 17:45.

Da Châtillon saliamo sul bus per Ivrea alle 17:50 ed terminiamo il nostro viaggio a Verres alle 18:15, esattamente dopo 9 dalla nostra partenza.