Molti articoli sono stati scritti su come imparare lingue e ognuno di noi ha una sua strategia: c‘è chi consuma i libri e studia ogni regola fissandosela per sempre nella testa; c’è chi ascolta e segue corsi…
Oggi voglio provare a illustrarvi il mio metodo, che mi ha permesso di acquisire, non una, ma due lingue in sei mesi.
Impossibile? Beh, direi di no.
Tutto cominciò con la possibilità si studiare all’estero per 11 mesi, non ci fu bisogno d’altro e presi la palla al balzo. Da Roma mi trovai a København, come la chiamano i danesi, e lì ebbi un “trauma linguistico”: non solo nessuno parla né italiano né francese, ma il danese era del tutto incomprensibile, un labirinto di suoni gutturali, di vocali che possono veramente confondere. Per esempio la differenza tra rød (rosso) e råd (consiglio): nella prima la lettera ø produce un suono gutturale, nella seconda l’å è una “o” aperta.
Ma torniamo alla strategia. Una volta arrivato in famiglia, mi sono trovato in isolamento: ero l’unico studente straniero nella regione, quindi mi sono dovuto arrangiare. La TV in danese o in inglese con i sottotitoli in danese, la scuola in danese, le feste in danese.
Il processo ha inizio.
Durante i primi due mesi, non accadde nulla: qualche parola mi entrò in testa, ma ero ancora molto lontano dall’arrivare alla comprensione di una semplice frase. Tutto cambiò quando mi accorsi, per la prima volta di sognare non più in italiano, ma in inglese.
Da allora ho cominciato a seguire tutti corsi che mi erano stati proposti per arricchire la mia grammatica ed a studiare del vocabolario. Durante i mesi successivi, le conversazioni con i miei compagni di classe cambiarono progressivamente lingua, e al fine grazie anche alla pazienza delle persone che ho trovato, sono riuscito a finire i miei studi e a acquisire la conoscenza di danese che posseggo ancora.
Il segreto di questa “escalation” inaspettata non lo conosco. A distanza di anni nulla (o quasi) della lingua mi ha lasciato: la mia opinione è che la lingua che mi ha accompagnato durante due anni, è andata pian piano a sostituirsi a quella italiana (che parlavo solo durante le skypate con i miei), e che la voglia di capire cosa le altre persone dicono in questa lingua.
Le cose principali da ricordare sono: restare “isolati”, essere curiosi ed essere se stessi!